Il matrimonio combinato nella cultura criminale non ha il
semplice intento del reciproco vantaggio economico ma bensì un preciso scopo
educativo. Per questa ragione non riguarda le sole famiglie facoltose ma
coinvolge tutti gli strati sociali fino al più umile che in quanto tale non ha
nessuna maniera di difendersi. Con il matrimonio deciso dalla famiglia, che
rispetta gli interessi e la volontà di una precisa gerarchia criminale, si
impedisce che i segreti e le vergogne di tutto il clan trapelino all’esterno
divenendo motivo di ricatto nell’ambiente criminale o scalfendo la fama della
famiglia che, in contraddizione con la realtà, appare sempre fulgida e tale
viene riferita come segno di rispetto dalle persone meno potenti nella
gerarchia criminale. La loro cultura incoraggia come elemento di disturbo
atteggiamenti molesti e la menzogna che è indispensabile per tutelare le loro
azioni criminali ma questa realtà è oscurata dal rispetto considerato proprio
in funzione della loro capacità di delinquere. La gestione degli accoppiamenti
degli individui in un dato territorio o in una data sfera di influenza serve a
gestire quel territorio o quel preciso ambito di affari, comprese le cariche
istituzionali. Il più potente, deciso per depravazione morale e per fama, è il
primo a decidere, anche se donna, e in questa maniera si misurano e si sfidano
le diverse ambizioni criminali. I clan decidono e si misurano per gli
accoppiamenti indipendentemente dalla volontà dei singoli individui. In base
agli accoppiamenti, che a causa dell’abuso delle libertà sessuali che impone la
modernità possono anche non coincidere con i matrimoni, si decidono anche le
assunzioni per i posti pubblici che consentono le raccomandazioni. Per
addestramento familiare acquisito fin dall'infanzia gli uomini devono
costantemente imporsi come partner sessuale e le donne devono difendersi
attraverso la propria famiglia. In questo modo appena si scontreranno con un
ostacolo superiore inizieranno le trattative prematrimoniali. Non si corteggia
mai la donna in ambiente criminale ma si corteggia la capacità militare della
famiglia alla quale appartiene. Tutti devono seguire le regole che la cultura
criminale impone e non sarà tollerata la tentazione della normale affettività
che presuppone una libera scelta sessuale. L’affettività sarà strumentalizzata
per i ricatti e le ritorsioni del caso ed in ogni caso vista come un onta per
l’intera comunità criminale. Sfruttando l’età dei primi amori gli individui
devono essere addestrati ad agire, anche sessualmente ed anche se di umili
condizioni sociali, per conto della loro famiglia per punire le famiglie più
deboli o le persone oneste. Anche se il corteggiamento inizia per una naturale
reciproca attrazione ed anche qualora le famiglie si aggirino per la stessa
sfera di affari e siano circa equipollenti, i giovani individui saranno prima
costretti a disprezzarsi e imparare le regole criminali e solo successivamente
ad unirsi per reciproco vantaggio. Le famiglie si dichiarano sempre contrarie
fino a quando non avranno ottenuto qualcosa in cambio del loro consenso e fino
a quando non avranno ottenuto che il loro pargolo, smarriti, abbiano imparato
ad agire nell’interesse della famiglia sempre pronta a garantire un sostegno
materiale quando quello si troverà costretto a scegliere tra la propria
incolumità e i propri sentimenti. “Non potevi essere da un'altra parte ieri?” è
il motivo scatenante uno stupro che deve essere taciuto pena ritorsioni
peggiori che sono motivate dal fatto che una donna al sud ammettendo uno stupro
ammette di aver commesso un errore. Quando arriva il giorno del matrimonio,
deciso sempre per tutelare la rispettabilità della famiglia, vengono
definitivamente decisi il ruolo che ognuno nella coppia dovrà recitare per
incarico dell’organizzazione e l’incarico che prevede un ambito di
responsabilità. In quell’occasione verranno anche decisi spostamenti di
capitale anche occultato, talvolta mascherato da colletta ma in ogni caso
strumentale al clan che lo gestirà anche dopo il matrimonio. La donna è la
vittima designata in una cultura che determina la necessità perpetua di trovare
un capro espiatorio per scansare le proprie colpe ed addossarle ad una persona
più debole. Per essere considerati adulti gli uomini della criminalità
organizzata devono aver imparato il maltrattamento e la denigrazione del ruolo
della donna nella società civile e la donna deve aver imparato a scansare le
sue responsabilità scegliendo capri espiatori tra le donne di famiglie militarmente
più deboli.
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