mercoledì 23 settembre 2015

IL SETTORE DEVIATO DELLE FORZE ARMATE ITALIANE

Il settore deviato è una organizzazione paramilitare che si ispira ai peggiori capi della ideologia nazifascita ed è sopravvissuta all’interno delle fila delle Forze Armate italiane mantenendo una continuità storica e genealogica con i peggiori esempi fascisti. Ciclicamente accade che qualsiasi sistema di governo marcisca in se stesso perché al suo interno si viene a creare una casta di privilegiati che prevarica le regole di quello stesso sistema di governo. Alla stessa maniera anche se in epoca di guerra è marcita la gerarchia fascista ma alla fine della guerra di liberazione gli stessi esponenti dell’esercito venivano reintegrati nella nuova repubblica democratica con gli stessi incarichi. Non essendo avvenuto nessun reale cambiamento sono riuscite a sopravvivere all’interno delle forze armate delle ideologie antidemocratiche e al tempo stesso i sistemi di prevaricazione delle regole messi in atto da una oligarchia già marcia per riciclare se stessa. In questo territorio esiste un vero e proprio culto del male che ha origine nel meridione del paese ed è in grado di agglomerare, dando origine ed aggravando continuamente, tutti i mali con cui viene a contatto. In questa maniera si è venuto a verificare che impunemente dei membri delle forze dell’ordine inneggiano alla ideologia fascista e stringono legami con la criminalità sul territorio. La criminalità organizzata diffonde se stessa praticando l’abitudine alla prevaricazione. Questa abitudine venendo a contatto con ambienti politici e militari diventa terrorismo e paghiamo da decenni il frutto di questo male. Esiste ancora un vero e proprio culto della razza che è degenerato in un culto della fisionomia in modo che ognuno idolatra l’immagine che più gli assomiglia. Questo determina dei favoritismi nelle assunzioni e delle vere e proprie persecuzioni nei confronti delle persone di fisionomia diversa. Il sistema di infezione di questa mentalità deviata è la prostituzione sessuale. Le donne in questo meccanismo, meglio conosciuto come “monarc”, diventano oggetto di persecuzione e di scambio per abituare i nuovi adepti alla viltà e alla prostituzione morale. Il sesso è il peccato e la tentazione comune a tutti. Questo gruppo paramilitare abitua alla prevaricazione e alla violenza sessuale come dimostrazione di forza e coraggio per manifestare invece esattamente l’opposto infierendo vigliaccamente sugli individui più deboli a portata di tiro. Nelle caserme italiane gruppi di decine di militari schiavizzano delle inermi donne strumentalizzando la propria immagine di stato. Si tratta delle famose “stecche”. Era un sistema già usato quando l’esercito era di leva per abituare le persone non solo all’obbedienza ad una gerarchia traversa con una disciplina illegale in contrasto con la gerarchia ordinaria ma ad una filosofia perversa che ognuno proseguiva anche all’esterno della vita militare.Generalmente l’abitudine alla sfaccendatezza e alla persecuzione delle “stecche” viene sottovalutata come individuali atti di teppismo che vengono definiti nonnismo nelle stesse forze armate ma il nonnismo non viene adeguatamente contrastato come sistema organizzato, deviato in contrasto con la gerarchia militare anche se anche ufficiali superiori vengono tacciati di nonnismo.
 

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